Bicicletta a punti

Ormai la notizia ha circolato abbondantemente: il ritiro, la sospensione, la revoca della patente e la perdita di punti sono rischi a cui va incontro anche chi guida la bicicletta, se non rispetta il Codice della Strada.
In linea di principio potrebbe anche essere giusto, anche se risulta evidente la disparità di trattamento tra chi va in bicicletta possedendo la patente rispetto a chi non l’ha.
Quello che però ci fa più paura è che vigili troppo zelanti scambino la bici per un’auto.

Un caso è già noto, si tratta di un ciclista che è stato multato e privato di tre punti sulla patente per avere un fanalino della bicicletta rotto: questa sanzione ci sembra ingiusta in quanto il Codice della Strada non pone obblighi di segnalazione visiva e illuminazione alle biciclette.
Un altro esempio è ancora più “illuminante”. L’art. 158 del Codice della Strada vieta la sosta sui marciapiedi e nelle aree pedonali; chi viola questo divieto subisce la decurtazione di due punti dalla patente. Rischieremo di perdere punti lasciando la bicicletta sul marciapiede, pur col divieto di parcheggiarla in posti auto e moto?

Notizia positive invece sul fronte antidoping, visto che il corridore ciclista trovato in stato di alterazione psicofisica da uso di sostanze atupefacenti rischierà anche la sospensione della patente.

Ricordate infine che potete verificare quanti punti residuano sulla vostra patente anche on line

Buona pedalata a tutti e occhio alla strada!

6 risposte a “Bicicletta a punti

  1. Vuoi vedere che adesso chi commette infrazioni con una bici verrà multato con decurtazione dei punti sulla patente invece se le infrazioni le fai con l’auto..nessuno si accorgerà di niente???
    …francamente mi sembra una norma anticostituzionale…la legge è uguale per tutti.

  2. la norma non è giusta, ma i ciclisti indisciplinati vanno puniti duramente; ho trascorso 15 gg a pesaro e ne ho viste di ogni colore: sui marciapiedi, contromano persino nelle rotonde, sulle strisce…poi se li metti sotto è colpa tua…

  3. Che assurdità togliere punti ai ciclisti (che non riescono ad andare in giro in bici a milano con i figli senza essere uccisi, cosa che si riesce a fare benissimo anche a Los Angeles) quando mancano in Italia piste ciclabili al più elementare livello, quelle ormai garantite anche in Qatar.

    Mettete i ciclisti in condizioni di poter andare in bici (e io vi assicuro che tale condizioni non esistono nemmeno in cittadine di 100.000 abitanti come Ravenna o Pesaro) e poi dopo, al massimo, si puo parlare di codice della strada per ciclisti, di multe e rimozione di punti.

    In Germania una multa in bicicletta la pagherei “volentieri” si potrei andare ovunque con la bici e vendere la macchina, come fanno in molto perchè le piste ciclabili non sono pezzi di cemento che portano nel nulla, ma “autostrade” per le biciclette, con tanto di semaforino per loro. Così ha senso.

    L’Italia come al solito si dimostra il paese più arretrato d’europa. Con buona pace di chi insulta i Rumeni, la Romania è ben più all’avanguardia dell’Italia

  4. Non confondiamo il fatto di dover giustamente (e finalmente) punire anche il ciclista indisciplinato con la evidente ed altrettanto ingiusta disparità di trattamento tra chi possiede o meno una patente di guida. Per la stessa infrazione non possono essere previste delle sanzioni diverse. In questo caso uno avrà oltre alla multa anche una sanzione accessoria e l’altro invece no. La legge è uguale per tutti… o no?

  5. Ciò che dovrebbe fare la Polizia stradale è non permettere che ciclisti in gruppo, anche se in allenamento su strade, pedalino affiancati, ostruendo di fatto la corsia di marcia, e non in fila indiana, che consentirebbe il sorpasso rimanendo nella propria carreggiata. Il rischio di investirli è altissimo… forse si aspettano i morti (come al solito in Italia paese dove, sovente, manca il concetto di prevenzione!)

  6. praticamente a napoli girano senza casco in motorino e al nord se giri in bicicletta multa e punti della patente. Si Si. Proprio giusto

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