Consumatore

Saldi estivi: non fatevi cogliere impreparati

Fare acquisti a prezzo pieno è ormai diventato un lusso.
Il periodo dei saldi forse non è mai stato tanto atteso come quest’anno.
Qualche occasione, infatti, capita sempre! Altrimenti non si spiegherebbero le code che ogni anno si formano all’entrata dei negozi specialmente nei primi giorni di saldi…
Ma il confine tra la convenienza e la fregatura è molto sottile.

In ogni caso abbiamo ancora qualche giorno per prevenire spiacevoli sorprese.
Nella fase delle vendite di fine stagione le pratiche scorrette di alcuni commercianti sono ormai note:
– cartellini poco chiari: non indicano il prezzo pieno di partenza oppure il prezzo scontato oppure la percentuale di sconto applicata;
– difetti della merce abilmente mascherati;
– merce di passate stagioni scontata fino al 60%.
Ma il peggiore illusionismo lo mettono in atto i commercianti che pompano il prezzo pieno, lo scontano con un’altissima percentuale e ottengono un prezzo finale poco più basso di quello iniziale effettivo.
Ovviamente non si può generalizzare e neppure partire dal presupposto che tutti i commercianti siano disonesti. Tuttavia, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Per non farsi cogliere impreparati è utile già da adesso fare un giro di “perlustrazione” nei negozi in cui si intende fare acquisti, annotare i prezzi dei capi “adocchiati”, in modo che, al momento dei saldi, ci si possa rendere conto se si tratta di fondi di magazzino o merce di stagione e se sia stato applicato uno sconto reale e significativo.
La diffidenza è quasi d’obbligo per i consumatori, soprattutto nelle grandi città dove i grandi esercizi commerciali e le catene monomarca non hanno una clientela di fiducia ben identificata e non fanno più di tanto per mantenere una reputazione di serietà e correttezza.
Per fare una scelta consapevole ed oculata è necessario seguire alcune regole di prudenza:
– non fermatevi al primo negozio: visitatene diversi e confrontate sempre i prezzi e la qualità della merce;
– non lasciatevi ingannare da sconti superiori al 50%;
– ricordate che “49,90 euro” significa “50 euro”, nonostante induca a pensare a “40 euro”;
– non fidatevi dei capi d’abbigliamento disponibili in tutti i colori e in tutte le taglie: è molto probabile che siano stati immessi sul mercato solo per l’occasione con un finto prezzo scontato.
Inoltre è bene sapere che la possibilità di provare la merce o di cambiare taglie/colori non è un diritto del consumatore, bensì una cortesia che fa la maggior parte dei commercianti. Resta invece un diritto quello di ottenere il cambio o la restituzione del prezzo qualora l’oggetto acquistato sia difettoso o non corrispondente a quanto propagandato.
Infine, se un negozio ha sempre accettato il pagamento con carte di credito, esibendo la relativa targa sulla porta o sulla vetrina, non può mai rifiutarlo in tempo di saldi.
In ogni caso, qualora vi capitasse di prendere una fregatura o di assistere a comportamenti scorretti da parte di alcuni commercianti, sappiate che potete segnalarlo ai vigili urbani e alle associazioni di consumatori come la nostra.
Dunque, prudenza! E buono shopping a tutti!

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