Le insidie del telemarketing

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Il telemarketing è una tecnica di marketing diretto, cioè di commercio interattivo caratterizzato da un contatto mirato e personalizzato. Gli operatori commerciali, sulla base di liste di nominativi, contattano telefonicamente la potenziale clientela al fine di pubblicizzare i propri prodotti oppure per stipulare un vero e proprio contratto di vendita di beni o servizi (c.d. teleselling).
La tipologia più diffusa di telemarketing è il c.d. “outbound” dove il contatto telefonico avviene su iniziativa dell’azienda. Con il c.d. “inbound” invece sono i clienti stessi a chiamare il call center per chiedere informazioni. Il primo tipo è decisamente il più “pericoloso” perché consiste nella spontanea offerta da parte dell’azienda di prodotti di cui generalmente non si ha bisogno.
Poiché gli operatori sono “pagati per vendere”, devono seguire precise istruzioni per convincere i malcapitati interlocutori che l’offerta è strepitosa e che quel prodotto è veramente utile e indispensabile. In particolare gli operatori devono attenersi allo “script” cioè al testo già predisposto della telefonata. Generalmente le fasi scandite dallo script sono quattro:
1) una introduttiva in cui si presenta all’interlocutore l’azienda e l’iniziativa commerciale;
2) un’intervista al cliente per individuare la sua predisposizione all’acquisto anche dal suo tono di voce;
3) una conseguente fase delle “motivazione” in cui l’operatore individua, sulla base delle risposte fornite, l’interesse del potenziale cliente all’offerta in questione;
4) una fase di chiusura volta ad ottenere il consenso esplicito del cliente alla conclusione del contratto.
Per raggiungere lo scopo, la comunicazione deve essere persuasiva. Esistono veri e propri corsi di telemarketing che gli operatori di call center devono frequentare per sviluppare le proprie capacità di comunicazione ed imparare le migliori tecniche di negoziazione telefonica oltre ad un linguaggio convincente e rassicurante.
Generalmente le persone da contattare sono distinte per categorie (es. fasce di età) e suddivise in base al target commerciale di ciascuna iniziativa aziendale o campagna pubblicitaria.
Tuttavia, come abbiamo detto in alcuni articoli precedenti, recenti normative hanno imposto alcune restrizioni all’utilizzo degli elenchi telefonici a scopo commerciale. Le aziende hanno quindi dovuto intraprendere delle campagne di marketing alternative per raccogliere i dati personali di potenziali clienti.
Per questo motivo, se volete evitare telefonate “indesiderate” fate attenzione a promozioni, concorsi a premi (anche su internet) e raccolte punti: leggete bene tutte le istruzioni, anche quelle scritte in caratteri piccolissimi, perché c’è il rischio che i vostri dati vengano poi utilizzati per la promozione di offerte o la pubblicizzazione di altri prodotti.

5 risposte a “Le insidie del telemarketing

  1. sapete quante persone lavorano nei call center,bene lasciamoli tutti a casa..(20000)
    penso che ci siano altre forme dove si possono fregare le persone pubblicita’,politici,ecc….
    non pensate che le persone che rispondono al telefono possono dire semplicemente grazie non m’interessa e rispettare chi lavora nei call setter,anche perche’ molte volte sono donne che hanno un posto di lavoro (3 ore circa) e’ possono servire quei soldi….. perche’ non assumiamo tutte le persone che lavorano nel call setter in casa delle persone che si sentono violate nella loro privacy…(quando siamo osservati da tutti ,penso che anche la luna sa cosa sto faccendo in questo momento ma giustamente e’ piu’ facile prendersala con i callsetter) grazie a tutti da sara un addetta al callsetter

  2. Questo è stato il mio calvario telefonico:
    In data 20/09/2008 ricevo una telefonata da Infostrada che mi offre ADSL 7 M flat e telefono.
    In data 28/10/2008 Infostrada mi comunica che Telecom ha respinto la richiesta ADSL.
    In data 30/10/2008 telefono al 187 e faccio il contratto con Telecom per ADSL 7 M flat.
    In data 30/10/2008 mando un fax a Infostrada, 800915866, comunicando che intendo rimanere con Telecom.
    In data 06/11/2008 Telecom mi informa con SMS che ADSL è attiva e comincio a navigare.
    In data 13/11/2008 cerco di entrare in ADSL ma non ci riesco, telefono al 187 e mi dicono che sono passato con Infostrada, chiedo di rientrare in Telecom.
    In data 14/11/2008 invio un fax più raccomandata A.R. alla Wind di Milano chiedendo la disdetta di allacciamento.
    In data 14/11/2008 con fax al numero 803308374 richiedo una nuova linea alla Telecom conservando lo stesso numero.
    Finalmente a metà dicembre riesco a ritornare in Telecom.
    Volete un mio consiglio ?
    Non fidatevi dei call center, i contratti devono essere esclusivamente fatti per iscritto.

  3. Non so se a quei corsi di telemarketing si insegna anche la maleducazione, o sono già forniti di faccia tosta propria questi operatori, però spesso mi è capitato di avere la sensazione che quelle persone, se mi avessero davanti, mi riempirebbero di botte, perché continuo a dire “non m’interessa, grazie, non uso il telefono” e loro continuano con “ma signora! (sottointeso “sei cretina?”) non capisce? lei così potrà chiamare Bari, Napoli, Treviso senza pagare, capisce? SENZA PAGARE!!”. Ed è inutile dirle che non ho alcuna intenzione di chiamare queste città, perché non conosco nessuno…

  4. Mi rivolgo al gentile blogger che scrive questi articoli di pessimo gusto!Allora lo sai quante persone che hanno perso il posto di lavoro non sanno come arrivare a fine mese?Lo sai che dopo una certa età le aziende non ti assumono piu’?Lo sai che in Italia il lavoro da impiegato non esiste più?Lo sai quanti lavativi lavorano nei comuni e timbrano il cartellino poi si fanno gli affari propri andando a dedicandosi ai loro hobbies preferiti?Sono questi i veri truffatori che truffano lo Stato!Devono essere licenziati tutti questi nullafacenti che lavorano e si prendono lo stipendio fisso senza fare nulla scaldando la sedia!Forse sei uno di questi?Allora facciamo così chiudiamo tutti i call center e la maggior parte delle famiglie moriranno di fame!Lo sai qual è la verità?Che gli italiani come te sono passivi e preferiscono stare a casa facendosi mantenere dal papà e la mamma anzichè buscarsi la pagnotta!Faccio il venditore da 10 anni e lo faccio onestamente senza prendere in giro nessuno!Vergognati tu bamboccione tu e tutti quelli che si piangono addosso perchè non hanno il posto fisso!

  5. Naturalmente mi scuso per lo sfogo ma puoi affermare cose del genere anche perchè i giornalisti ci truffano in continuazione dicendo che c’è un aumento dei contratti a tempo indeterminato!cosa non vera!La verità è che molti giornali sono faziosi politicizzati per dire quello che vogliono i nostri politici ladri!

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