Consumatore

Teleselling: difendersi dalle telefonate indesiderate

Da oggi il Blog del Consumatore si occuperà di alcuni disagi legati alla telefonia fissa e mobile. 

Quante volte all’ora di cena squilla il telefono?

Chi era? Nessuno…

Cos’era? Una telefonata promozionale…

Ebbene sì, spesso capita che “nessuno” chiami le case degli italiani per convincerli ad acquistare litri di olio, bottiglie di vino, libri, e tanti altri articoli peraltro facilmente reperibili in qualsiasi angolo d’Italia.

In realtà i “nessuno” per lo più sono giovani lavoratori di call center che per poter “disturbare” gli italiani hanno dovuto seguire palestre di teleselling, laboratori di telemarketing e corsi per il recupero clienti.

Il fenomeno è diffuso e difficile da sconfiggere. Con l’attuazione della Direttiva 2002/58/Ce, in Italia a partire dall’agosto 2005 gli elenchi telefonici dovrebbero servire solo per contatti interpersonali. Sono stati pochi gli utenti che, attraverso il consenso dato esplicitamente al loro gestore, si sono dimostrati favorevoli a ricevere chiamate e posta di tipo commerciale. Tuttavia a causa del lento adeguamento alla normativa e della scarsità di controlli, le chiamate indesiderate hanno continuato ad essere effettuate, come se nulla fosse.

Inoltre un vero e proprio passo indietro si è compiuto il 25 febbraio di quest’anno con la conversione in legge del Dl 207/2008. Ora e fino al 31 dicembre 2009 i dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1° agosto 2005 sono lecitamente utilizzabili, anche se solo da coloro che hanno già usato tali banche dati. La norma indubbiamente desta preoccupazione. Una efficace tutela può derivare dall’illecita vendita delle informazioni contenute nelle vecchie banche dati.

Ma qualcosa di più può fare ciascun utente, nel momento in cui riceve la telefonata indesiderata:

–       chiedere a chi chiama dove sono stati estratti i propri dati personali e chi sia il titolare della banca dati;

–       esprimere la propria volontà di non ricevere più offerte promozionali da quella determinata azienda che lo ha contattato;

–       chiedere la cancellazione dei propri dati dall’elenco-contatti del call center;

–       in caso di ulteriori chiamate da parte della stessa società, fare una segnalazione all’Autorità Garante della Privacy .

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