Green Pass Covid-19: attenzione ai falsi messaggi che girano in rete

A pochi giorni dall’attivazione della piattaforma nazionale per ottenere la Certificazione Verde COVID-19, conosciuta anche con il nome di Green Pass, sono scattati anche i primi tentativi di truffa.

I più noti consistono in messaggi ricevuti via WhatsApp oppure via mail, in cui si chiede al destinatario di cliccare un link per scaricare il certificato che permetterà di circolare liberamente in tutta Italia senza mascherina. E’ tutto falso!

Vediamo nel dettaglio di cosa di tratta. Continua a leggere

Buoni sconto: occhio alle truffe su WhatsApp

In questi giorni circolano su WhatsApp dei messaggi che promettono di ottenere buoni sconto con il minimo sforzo… ma fate attenzione perché è tutto falso!
Quando si ricevono questi messaggi è sempre opportuno tenere gli occhi ben aperti e prestare la massima attenzione ai dettagli perché difficilmente si ottengono buoni da 50/100 euro con estrema facilità.

Sono state le stesse catene di supermercati a lanciare l’allarme e mettere in guardia i propri clienti già presi dalla foga di tentare la fortuna.

Scopriamo di cosa si tratta e come riconoscere la truffa Continua a leggere

Ecco la nuova truffa via WhatsApp. Tutto quello che bisogna sapere

Nelle ultime settimane molti consumatori hanno segnalato di aver ricevuto via WhatsApp il messaggio: “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?“. E’ l’ennesima truffa ideata per impossessarsi dell’account del servizio di messaggistica e mettere in atto comportamenti illeciti.

Tutto inizia con l’arrivo del messaggio apparentemente proveniente da un contatto memorizzato in rubrica (ovviamente a sua volta hackerato) con cui si chiede al malcapitato di inviare il codice numerico appena ricevuto. Si tratta del codice a sei cifre utilizzato per l’autenticazione a due fattori, praticamente quel numero necessario per attivare il profilo WhatsApp quando si acquista un nuovo smartphone. Ma cosa fa il truffatore con il codice? Continua a leggere

Whatsapp vietato per i minori di 16 anni: è veramente gratis?

Le applicazioni gratuite che vengono scaricate sul proprio telefono, lo sono davvero tutte? Il divieto ai minori di 16 anni è semplicemente la prova che Whatsapp non è del tutto gratis. Infatti, sebbene non ci venga addebitato nessun pagamento, vengono cedute agli sviluppatori dell’applicazione diverse informazioni personali che verranno poi sfruttate per marketing.

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Whatsapp multata dall’Antitrust. Più trasparenza per il consumatore

L’Antitrust ha multato WhatsApp per 3 milioni di euro perché la società, come spiega l’AGCM nella nota, ha “di fatto indotto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi termini di utilizzo, in particolare la condivisione dei propri dati con Facebook, facendo loro credere che sarebbe stato, altrimenti, impossibile continuare ad usare l’applicazione”.
Dunque gli utenti sono stati indotti a credere che, se non avessero accettato i termini e condizioni, non avrebbero potuto utilizzare una delle app più scaricate al mondo.

Vediamo meglio di cosa si tratta
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