Cucina consegnata a metà? Stop alle rate!

ABF

Nuovo successo della Casa del Consumatore: l’Arbitro Bancario e Finanziario della Banca d’Italia ha stabilito che in caso di finanziamenti stipulati dai consumatori per acquistare beni di consumo (macchina, arredamento, elettrodomestici,…), se il venditore è inadempiente, il consumatore può rifiutarsi di pagare le rate rimanenti e pretendere di riavere indietro quelle già pagate.

Un nostro associato si è infatti rivolto all’Avv. Giovanni Ferrari, Presidente Nazionale di Casa del Consumatore, perché aveva acquistato una cucina completa di mobili ed elettrodomestici del valore di oltre 6.000 euro, pagandone una parte subito in contanti e stipulando un finanziamento per pagare a rate il resto. Continua a leggere

Cessione del quinto e fregature

È una situazione in cui purtroppo si sono trovati in molti.
Hanno ottenuto un finanziamento con la cessione del quinto dello stipendio. Successivamente le cose sono andate meglio e vorrebbero estinguere anticipatamente il debito. Chiedono alla finanziaria di fare i conti per capire quanto si deve pagare per chiudere la partita.
E qui arrivano le brutte sorprese.

Il debito è praticamente uguale a quello iniziale, perché nel frattempo sono state pagate solo spese, oneri, assicurazioni, commissioni, ma ben poco capitale e interessi.

Se avete firmato un contratto di finanziamento con cessione del quinto, andate a rileggervelo: spesso purtroppo la situazione è proprio come ve la stiamo raccontando. Credevate di pagare un tasso modesto ma in realtà siete oberati di mille altri costi.

È giusto? No, ma una debole normativa ormai abbondantemente superata lo consentiva.
Oggi però non è più così.

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Finanziamenti e rate: come difendersi

 

Finanziamenti per gli acquisti. Che fare se il venditore non consegna?

In Italia, così come in tutta Europa, sono sempre di più i consumatori che ricorrono allo strumento del credito al consumo per l’acquisto di automobili, elettrodomestici, arredamenti e mobili per la casa, beni ormai “indispensabili” per tutte le famiglie.
Spesso sono gli stessi venditori a fornire moduli e informazioni sulle offerte di finanziamento disponibili per l’acquisto della loro merce.
In realtà, però, i soggetti coinvolti nell’operazione sono tre: acquirente, venditore e società finanziaria.
Il meccanismo è semplice: l’acquirente-consumatore ottiene l’immediata disponibilità del bene, in genere a fronte di un pagamento di una parte del prezzo; la restante somma viene anticipata direttamente al venditore da parte della banca-finanziaria la quale verrà ratealmente rimborsata dall’acquirente con tanto di interessi.
In questo modo il consumatore ha subito a disposizione il bene che gli serve, però finisce di pagarlo in un secondo momento.

Ma cosa succede se il venditore non effettua la consegna, magari perchè è fallito o per qualsiasi altro motivo? Il consumatore deve continuare comunque a corrispondere le rate del finanziamento oppure può interromperne il pagamento? Continua a leggere

Usura, ovvero il tragico epilogo di un consumo inconsapevole

Accetto con piacere l’invito della Casa del Consumatore ad occuparmi di usura e situazioni ad essa correlate, specie in considerazione della crisi finanziaria tuttora in atto, che fra gli altri ha l’effetto di acuire il disagio economico generalmente alla radice del problema in esame.
Nell’ambito della mia pluriennale attività in centri d’ascolto ed associazioni di volontariato di varia natura, peraltro, ho avuto modo di maturare la convinzione che le cd. “cause oggettive” che possono comportare il ricorso all’usura (caro-vita, perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni, precarietà del lavoro, etc.) sono in genere meno determinanti dei motivi/fattori di predisposizione direttamente individuabili nel soggetto coinvolto, anche solo potenzialmente, in simili dinamiche.

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Impatto della crisi sulle abitudini di risparmio e consumo delle famiglie

Negli ultimi dieci anni il comportamento degli italiani si è rivelato piuttosto legato al consumo e finalizzato alla ricerca del benessere immediato, anziché ancorato al risparmio per il futuro.
Tale circostanza, con l’esplosione della crisi, ha evidenziato la vulnerabilità delle famiglie italiane, sebbene le condizioni del resto del mondo risultino in generale peggiori.
Ricordiamo che prima dell’attuale crisi, negli Stati Uniti il 25% delle famiglie americane deteneva quasi il 90% della ricchezza complessiva, contro il 71% delle famiglie italiane.
Nelle famiglie meno abbienti il dato è drammatico: il 20% delle famiglie americane non detiene ricchezza (circa l’1% in Italia). *(Fonte: Banca d’Italia, Servizio Studi n. 501).

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Il Governatore della Banca d’Italia richiama le banche al rispetto di principi di equità contrattuale e trasparenza

Particolarmente incisivo l’intervento all’odierno convegno dell’ABI a Roma.
Il Governatore ha evidenziato una intensa e preoccupante diminuzione dei prestiti erogati dai maggiori gruppi bancari, sottolineando altresì che il credito al consumo in Italia è il più caro d’Europa.
Il Governatore ha esortato le banche a integrare i risultati di sterili metodi statistici con la conoscenza diretta del cliente, delle sue effettive potenzialità di crescita e di redditività futura.

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