Buoni sconto: occhio alle truffe su WhatsApp

In questi giorni circolano su WhatsApp dei messaggi che promettono di ottenere buoni sconto con il minimo sforzo… ma fate attenzione perché è tutto falso!
Quando si ricevono questi messaggi è sempre opportuno tenere gli occhi ben aperti e prestare la massima attenzione ai dettagli perché difficilmente si ottengono buoni da 50/100 euro con estrema facilità.

Sono state le stesse catene di supermercati a lanciare l’allarme e mettere in guardia i propri clienti già presi dalla foga di tentare la fortuna.

Scopriamo di cosa si tratta e come riconoscere la truffa

Tutto inizia con un messaggio che sfrutta il logo di note catene della grande distribuzione promettendo buoni spesa semplicemente cliccando un link. All’apparenza sembrerà un semplice giochino dove basta scegliere il pacco giusto, inviare il link ad amici e conoscenti e voilà ecco il premio! Nulla di tutto questo perché l’unico vero pacco sarà il sistema messo in piedi.

Si tratta dell’ennesimo fenomeno di phishing, la tecnica utilizzata per carpire in modo fraudolento i dati personali di una persona. Cliccando il link si verrà reindirizzati al gioco e per ottenere il premio verrà chiesto di inviare lo stesso messaggio ad altre persone (metodo ormai consolidato per diffondere rapidamente la truffa) oltre a compilare un form con i propri dati personali. Ecco che l’obiettivo dei truffatori sarà raggiunto!

Nessun buono sconto o pacco realmente vincente, ciò che interesserà i truffatori saranno i dati personali della persona e soprattutto il numero della sua carta di credito.

Per evitare di cadere nella trappola invitiamo a controllare sempre il link a cui rimanderà il messaggio, perché il primo campanello di allarme saranno proprio i caratteri alfanumerici totalmente estranei al nome del supermercato o dell’azienda.

Infine per quanto riguarda i premi e i concorsi in svolgimento presso le catene della grande distribuzione è fondamentale verificare sempre i rispettivi siti e soprattutto quando si ricevono informazioni da conoscenti oppure tramite pubblicità online è sempre meglio verificare prima l’attendibilità dell’informazione tramite i canali ufficiali.

 

Articolo realizzato nell’ambito del progetto Acciuffa la Truffa. Programma generale di intervento di Regione Lombardia di cui al DD 17 giugno 2019 del Ministero dello Sviluppo Economico.

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