Covid-19: come riconoscere una fake news

Le fake news si espandono in modi diversi: tramite messaggi inoltrati su WhatsApp, articoli, immagini, affermazioni di politici esperti. Riconoscerle diventa un’impresa difficile anche per i più attenti visto che, in momenti delicati come questo, il flusso di notizie false diventa incontrollabile.

 

In questi giorni il web e i social pullulano di ogni tipologia di notizia: non è sempre tutto vero e bisogna fare molta attenzione nel selezionare le nostre fonti di informazione. Dobbiamo cercare di non lasciarci trascinare da un flusso di notizie inconcludenti e di non contribuire alla diffusione di fake news.

Come riconoscere una fake news
Il primo passo è controllare la fonte. Se la notizia arriva da un giornale, da una testata online o dal blog di un giornalista conosciuto possiamo stare tranquilli, perché i giornalisti hanno l’obbligo di controllare la veridicità di quello che pubblicano. Se, invece, chi pubblica non è un organo di informazione, ma un sito generico, meglio andare a verificare.
Ecco cosa si può fare:

  •  Risalire alla fonte originaria: se una notizia parla di un’azienda, normalmente quell’informazione è reperibile anche sul sito istituzionale dell’industria in questione; se parla di un provvedimento istituzionale, deve essere stato pubblicato anche sul sito dello stesso ente;
  • Controllare se la news è data da più fonti attendibili: se una notizia clamorosa è vera, in poco tempo viene descritta da altre agenzie di stampa e dai media.


Come bisogna comportarsi se si trova una possibile fake news notizia sui social?

La prima cosa da fare è controllare che la persona che ha postato la notizia non sia un profilo fake. Da quanto esiste il profilo? Quanti post ha pubblicato? Se sono pochi, due o tre, c’è il rischio che sia un profilo falso. Ci sono almeno tre o quattro immagini della persona di quel profilo? Molto spesso i profili falsi hanno una foto sola o non ne hanno. Queste sono informazioni che ci aiutano a fare un quadro di chi sta dietro la notizia che ci viene data.

 

Non condividere!
Non condividere un articolo se non sei sicuro della fonte: le notizie false spesso si diffondono sfruttando l’emozione di poter essere tra i primi a condividere con gli amici una notizia molto positiva o estremamente negativa.

 

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – avviso n. 3/2020.

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