Documenti: per quanto bisogna conservarli?

La tentazione di liberarsi di tutti i documenti presenti nella propria casa per fare ordine può essere forte. Prima di farlo è meglio però essere certi di non averne più bisogno, al fine di non rischiare di dover pagare due volte la stessa multa o bolletta.

Quanto bisogna conservare i documenti?
I termini di prescrizione, fissati per legge, variano a seconda del documento. Ecco l’elenco:

• Bollettini ed F24 Ici/Imu/TASI: 5 anni dall’anno successivo a quello di pagamento;
• Spese condominiali: 5 anni;
• Bollo auto: 3 anni a partire da quello dopo la data di scadenza;
• TARSU/TIA/TARI: 5 anni dall’anno successivo a quello di pagamento o di obbligo di dichiarazione;
• Cambiali e parcelle dei professionisti: 3 anni;
• Bollette acqua, luce, gas, telefono: 5 anni dalla data di scadenza;
• Dichiarazione dei redditi: 5 anni a partire dall’anno dopo quello della presentazione della dichiarazione;
• Mutui: 5 anni dalla scadenza della rata singola;
• Multe stradali: 5 anni;
• Affitto: 5 anni.

3 risposte a “Documenti: per quanto bisogna conservarli?

  1. Per legge variano…come giustamente sottolineato dall’articolo…personalmente ho documentazione fiscale, tributaria, fatture, scontrini e soprattutto documenti bancari, assicurativi di vecchissima data…oserei dire quasi una ventina di anni…si sa mai….
    Banca d’Italia ed autorità del garante oppure ISVAP potrebbero volere visionare i termini contrattuali…oggi come oggi con l’aria che tira…si sa mai….

  2. 1) Chiedo cortesemente se l’ausiliario del comune (guardia macchine) può fare multe in assenza delle strisce blu con la sola segnaletica verticale.
    2) Lo stesso -ausiliario- è un pubblico ufficiale? Può chiedermi documenti?
    Grazie.
    Vincenzo Gelsomino.

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