Editoria e tecnologia. Riescono a convivere?

L’editoria ha subito, ormai da anni, un enorme cambiamento. Il cartaceo si allontana sempre di più dalle abitudini dei lettori, i quali vengono a conoscenza di determinate informazioni tramite il web.

Quest’ultimo, per contro, ha dato la possibilità di creare un nuovo tipo di informazione, molto più specifica e accessibile a tutti, creando in questo modo due possibilità: per il lettore di poter approfondire argomenti presentati dal cartaceo in linea generale; per le testate la possibilità di diversificare le tematiche in modo tale da raggiungere un pubblico più vasto.

Questo ha fatto si che, oltre alle testate tradizionali come La Repubblica, Il Messaggero e Il Corriere della sera, nascessero testate online, sia generali che di settore. In questo modo tematiche come l’arte e le sue sfaccettature, il design, l’architettura, il marketing e la comunicazione sono diventati argomenti accessibili anche a chi non ha una precisa preparazione in merito.

Ma il cartaceo e la tecnologia riescono realmente a convivere?

In questo senso bisogna dire che l’informazione ha subito un grande mutamento che ha profondamente influito, a livello culturale, sulla conoscenza di ognuno di noi. Contestualmente si viene a creare quello che viene definito “overload informativo”, ossia un’eccessiva quantità di informazioni: i lettori vengono continuamente, in ogni momento della giornata, assorbiti da qualsiasi tipo di informazioni. Inoltre vi è sempre più, come detto, un allontanamento dal cartaceo come strumento di lettura in favore di una digitalizzazione delle abitudini informative.

L’ e-book, in questo senso, è stato solo in parte protagonista di questo cambiamento in quanto ha subito un calo nelle vendite. Lo smartphone invece sembra essere il diretto competitor del cartaceo: l’utilizzo di tale strumento spazia dall’accesso diretto e costante sui social network (luogo in cui si reperiscono soprattutto informazioni), search su Google, e l’utilizzo di app informative.

Come cambia l’editoria e il giornalismo nei confronti di strumenti come smartphone e tablet?

Molti anni fa le testate giornalistiche decidevano quanti e quali argomenti affrontare, decidendo una linea editoriale che raccogliesse le idee di un vasto pubblico con eguali caratteristiche. Gli argomenti principali erano la politica e l’economia. Oggi assistiamo ad un grande cambiamento che vede le testate tradizionali cimentarsi con tematiche e strumenti nuovi, con regole nuove che prevedono non più la qualità ma la quantità e l’immediatezza.

Se in precedenza le testate tradizionali cercavano, per quanto possibile, di mantenere una linea editoriale forte e uno stile comunicativo univoco, oggi non è più così: le tematiche trattate riguardano la qualunque, spaziando dal gossip alla “trash tv”.

Sono anni ormai che l’editoria cerca di trovare una strategia per gestire l’informazione su internet e sui social. Il lettore, sommerso da una infinità di informazioni, cerca in qualche modo di rimanere a galla, non riesce a distinguere più cosa è importante e cosa non lo è. Voi cosa ne pensate di questa convivenza?

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