Canone TV: cosa fare per non pagarlo

Da quando il canone TV arriva direttamente in bolletta sono sorti vari dubbi tra i consumatori, soprattutto tra chi aveva dichiarato l’anno scorso di non avere alcun televisore e poi quest’anno si è visto addebitare l’importo in bolletta.

Questo è quello che è successo a molti utenti che non si sono ricordati della validità annuale della dichiarazione e che quindi non hanno inviato nuovamente il modello.

Ti sei dimenticato di presentare la dichiarazione di non detenzione della tv per il 2017? Ti è già stato addebitato il primo semestre? Non preoccuparti, per non pagare il secondo semestre ti spieghiamo che cosa devi fare. Continua a leggere

Attentato Manchester: quando le fake news diventano virali

L’avvento di Internet, del Web 1.0 e 2.0 hanno portato con sé importanti cambiamenti. Il mondo dell’informazione, nello specifico, è stato completamente trasformato ed i cambiamenti sono stati molti, per esempio il modo di fruire le informazioni, le modalità per accedervi e soprattutto la capacità di filtrarle da parte dei lettori, il tutto dettato dallo sviluppo del web. Questi e altri cambiamenti hanno dato vita ad una rivoluzione digitale che ha cambiato per sempre il ruolo dell’editoria e dell’informazione nella nostra società.

Gli strumenti tecnologici sono notevolmente cambiati rispetto al passato: alcuni sono morti, altri sono nati e altri ancora si sono re-inventati, adattandosi alle esigenze di un pubblico pretenzioso. Le rivoluzioni portano con sé aspetti positivi e negativi, ma ciò che li contraddistingue è l’utilizzo che ne facciamo.

Vediamo come possiamo definire il cambiamento dell’informazione e cosa succede quando ci troviamo di fronte a delle fake news.
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Abbonamenti streaming: finalmente anche dall’estero

Finalmente arriva una buona notizia dall’Unione Europea: i contenuti online sulle piattaforme streaming saranno fruibili in tutta Europa, senza blocchi nazionali. Questo permetterà a tutti i titolari di abbonamento in streaming di vedere anche dall’estero film, serie tv, eventi sportivi e tutto ciò che è incluso nell’abbonamento.

Quindi, tutti coloro che per motivi di lavoro o per vacanza si trovano oltrefrontiera potranno accedere ugualmente al proprio abbonamento.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Continua a leggere

Whatsapp multata dall’Antitrust. Più trasparenza per il consumatore

L’Antitrust ha multato WhatsApp per 3 milioni di euro perché la società, come spiega l’AGCM nella nota, ha “di fatto indotto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi termini di utilizzo, in particolare la condivisione dei propri dati con Facebook, facendo loro credere che sarebbe stato, altrimenti, impossibile continuare ad usare l’applicazione”.
Dunque gli utenti sono stati indotti a credere che, se non avessero accettato i termini e condizioni, non avrebbero potuto utilizzare una delle app più scaricate al mondo.

Vediamo meglio di cosa si tratta
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Volo cancellato? La compagnia informa il passeggero entro i termini previsti o deve pagare

Oggi ci occupiamo di un problema purtroppo abbastanza frequente tra coloro che per motivi di lavoro oppure per piacere personale prendono l’aereo.

Finché tutto fila liscio, l’aereo decolla il giorno previsto, non ci sono ritardi ed i passeggeri arrivano puntualmente alla destinazione scelta, tutti sono soddisfatti… i problemi, come in tutte le cose, si presentano quando qualcosa non va per il verso giusto e si verificano dei ritardi o addirittura viene cancellato il volo.

Il passeggero cosa può fare?

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sul caso di un passeggero che aveva prenotato tramite un’agenzia online di viaggi, un volo da Amsterdam Schipol (Paesi Bassi) a Paramaribo (Suriname) per il 14 novembre 2014. La compagnia aerea, in data 9 ottobre 2014, aveva comunicato all’agenzia di viaggi la cancellazione del volo ma, quest’ultima aveva informato il cliente solamente dieci giorni prima della partenza, il 4 novembre 2014.

L’art. 5, comma I, lett. c), del Regolamento CE n. 261/2004 stabilisce che nel caso di cancellazione del volo, i passeggeri hanno diritto ad una compensazione pecuniaria a meno che non siano stati informati della cancellazione, almeno due settimane prima dell’orario di partenza previsto.

Nel caso presentato davanti alla Corte di Giustizia, il passeggero aveva chiesto un risarcimento danni forfettario di 600 euro, ma la compagnia aerea l’aveva negato perché la cancellazione del volo, da parte sua, era stata comunicata all’agenzia di viaggi nel rispetto dei tempi previsti. A sua volta, l’agenzia di viaggi aveva replicato che tale comunicazione doveva essere data al cliente direttamente dalla compagnia aerea, tra l’altro in possesso dell’indirizzo di posta elettronica del passeggero.

La Corte di Giustizia ha affermato che l’onere della prova, se e quando il passeggero è stato avvertito della cancellazione del volo, spetta alla compagnia aerea, come disciplinato nell’art. 5 comma IV, del Regolamento CE n. 261/2004 e, nel caso in cui il vettore non sia in grado di dimostrare che il passeggero era stato informato nel termine previsto, ovvero almeno due settimane prima della partenza, è tenuto a versare la compensazione pecuniaria stabilita dal Regolamento.

Inoltre però è opportuno precisare che, come nel caso presentato alla Corte di Giustizia, quando il biglietto aereo è stato prenotato presso un’agenzia di viaggi e quindi vi è un intermediario tra il passeggero e la compagnia aerea, quest’ultima, conformemente al diritto nazionale applicabile, può chiedere il risarcimento a chi ha cagionato il danno.

La conciliazione paritetica: cos’è e come funziona?

Il servizio di conciliazione paritetica fornisce un’alternativa veloce e sicura in caso di controversia; tale servizio risulta essere un’ottima alternativa all’iter giudiziale proprio perché abbatte tempi e costi di processo.

Tale procedura è caratterizzata dalla presenza di due conciliatori: il conciliatore, rappresentante del consumatore e il secondo conciliatore, rappresentante dell’azienda in questione. Il ruolo dei conciliatori non consiste nel determinare la ragione oppure il torto delle parti, ma cercare di aiutare alla risoluzione della controversia, suggerendone una soluzione.

Vediamo bene di cosa si tratta. Continua a leggere

Social network: in arrivo più tutele per gli utenti

Molto spesso sentiamo parlare di violazione dei diritti all’interno dei social network: offese pubbliche, razziali e chi più ne ha più ne metta.

I cittadini dell’online, i consumatori che vivono sui social, che al giorno d’oggi sono la maggior parte di noi, devono essere tutelati non solo dalle aziende, ma anche da quelle persone che si arrogano il diritto di calpestare la dignità altrui, con offese di ogni genere.

Come si fa a garantire questa tutela? E’ possibile? Continua a leggere