Conti correnti: le regole da rispettare

Il prodotto bancario “di base” e più diffuso tra la collettività è sicuramente il conto correnteappartiene, infatti, alla quotidianità delle famiglie e delle imprese, in quanto servizio destinato alla gestione della liquidità con un profilo di rischio pressoché nullo.

Una buona percentuale di ricorsi che vengono presentati all’Arbitro Bancario Finanziario riguarda proprio i rapporti di conto corrente (nel 2010 sono stati il 21,6%).
Ecco le questioni maggiormente affrontate dall’ABF nel suo primo anno di attività e i principi stabiliti dai tre Collegi aditi.

Forma dei contratti bancari
La forma scritta è prevista a tutela e protezione del contraente debole, ovvero del cliente. Solo lui, infatti, potrà invocare la nullità del contratto per mancanza di forma scritta. Qualora poi non sia più disponibile il documento contrattuale a suo tempo stipulato, la banca non potrà opporre al cliente le condizioni generali all’epoca concordate.
Quanto all’esercizio del diritto di recesso dal rapporto, invece, non sono necessarie particolari formalità. L’importante è che sia stato inequivocabilmente espresso dal cliente.

Obblighi di trasparenza
La semplice menzione di particolari oneri nei soli fogli informativi non basta a legittimarne l’addebito. La banca deve, infatti, dimostrare che tali oneri sono stati effettivamente convenuti con il cliente in sede di contratto.
E ancora: il documento di sintesi costituisce la fonte più aggiornata degli impegni economici che il cliente ha nei confronti della banca. Pertanto, è assolutamente illegittimo l’addebito al cliente di spese non previste nell’ultimo documento di sintesi trasmesso alla data cui si riferisce l’operazione. Se la banca non rispetta questa regola, è obbligata a restituire l’intera somma illegittimamente percepita.

Pratiche scorrette
Nella relazione con la clientela non costituisce una buona pratica richiedere al cliente di aprire un conto corrente in quanto atto “necessario” per aprire l’istruttoria di un finanziamento.

Diritti dei cointestatari di un conto
In caso di conto corrente cointestato a firma disgiunta, la morte di uno dei contitolari non determina lo scioglimento del rapporto. Infatti, il conto corrente può essere utilizzato separatamente sia dall’originario cointestatario superstite, sia collettivamente dagli eredi del defunto.

In buona sostanza, correttezza e buona fede devono caratterizzare tutte le fasi della relazione con la banca: da quella pre-contrattuale a quella di instaurazione e svolgimento del rapporto.

Una risposta a “Conti correnti: le regole da rispettare

  1. Sempre utile avere statistiche però i dati passati dall’ABF mi sembrano molto generici. Per esempio io sento molte lamentele su costi bonifici esteri (non sempre ben dichiarati nei contratti e FI) e soprattutto sulle nuove commissioni che hanno sostituito la commissione di massimo scoperto.

    Sarebbe più utile avere questi dettagli e magari sapere quando e perché il cliente ha vinto in modo da stabilire con maggior sicurezza se conviene fare ricorso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *