In attesa del caricabatterie universale

Ci siamo… Dopo averne tanto sentito parlare, sembra che un’utopia stia diventando realtà!
Una piccola, grande rivoluzione per i consumatori”, così ha commentato il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, che ha ricevuto un esemplare di caricabatterie universale, in occasione del lancio ufficiale lo scorso febbraio. Nei prossimi mesi dovrebbe arrivare per tutti nei negozi.

Sono quattordici le case produttrici firmatarie dell’accordo: Apple, Emblaze Mobile, Huawei Technologies, Lge, Motorola Mobility, Nec, Nokia, Qualcomm, Research In Motion (Rim), Samsung, Sony Ericsson, Tct Mobile (Alcatel), Texas Instruments e Atmel.

Il nuovo caricabatterie utilizzerà la tecnologia del connettore micro-usb, – il modello mini-usb, inizialmente scelto, è stato scartato per la richiesta del mercato di telefonini sempre più sottili -,  presente su tutti i telefonini che consentono lo scambio di dati, i cosiddetti smarthphone, che rappresentano ormai più del 50 % di quelli venduti sul mercato.

Niente paura per chi possiede un telefonino che non dispone di un’interfaccia Micro-Usb, l’accordo prevede infatti per questi un semplicissimo adattatore.
Quante volte capita di partire e dimenticare a casa il proprio caricabatterie? O di avere più di un telefonino ed essere quindi obbligati a ricordarsi addirittura più di un caricatore? Sembra, finalmente, che quest’incubo stia per finire.
Il condizionale rimane però d’obbligo, considerando che questa notizia è in circolazione ormai da un paio d’anni, ma questa volta siamo decisamente più fiduciosi.

I vantaggi, infatti, non saranno solo per i consumatori, che finalmente avranno la vita più semplice, poiché, è stata sottolineata l’importanza della portata ecologica di questa innovazione. Verrà ridotta la quantità di rifiuti elettronici, dannosi per l’ambiente, poiché questo nuovo apparecchio – “è stato creato per durare almeno 10 anni e sarà utilizzabile anche in caso d’acquisto di un nuovo telefonino” – , ha detto Bridget Cosgrave, direttore generale della Digitaleurope.

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