Alberghi, B&B ed altre strutture

Negli ultimi decenni la categoria dei “servizi turistico-ricettivi” si è arricchita di nuove tipologie di strutture che si sono affiancate al tradizionale albergo ed hanno riscosso anche un certo successo.
La legge n. 135/2001 che ha riformato la legislazione nazionale del turismo cita quali “strutture ricettive” non soltanto i gestori di esercizi alberghieri ed i campeggi, ma anche i proprietari o gestori di case e di appartamenti per vacanze e gli affittacamere, compresi i gestori di strutture di accoglienza non convenzionali.
Tutti questi soggetti hanno una serie di obblighi specifici: per l’apertura e il trasferimento devono farsi autorizzare dal sindaco del comune dove è ubicato il loro esercizio (il rilascio di questa autorizzazione li abilita a fornire determinati servizi che vanno dalla somministrazione di alimenti e bevande alla fornitura di riviste, cartoline e francobolli, nonché l’installazione attrezzature e strutture ricreative); devono esercitare la propria attività nel rispetto delle normative urbanistiche ed igienico-sanitarie; possono dare alloggio soltanto a persone munite di un valido documento d’identità (per gli stranieri è sufficiente il passaporto o altro documento equivalente); sono tenuti a consegnare ai clienti una scheda di dichiarazione delle generalità conforme al modello ministeriale (per le famiglie e i gruppi guidati è sufficiente la sottoscrizione rispettivamente di un componente del nucleo familiare e del capogruppo) ed a comunicare alle autorità locali di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate presso di loro.


Le strutture ricettive per eccellenza sono gli alberghi: si trovano praticamente dappertutto, specie nelle zone più prettamente turistiche. C’è una grande varietà di dimensioni, di prezzi e di servizi. La classificazione in base al numero di stelle purtroppo non è uniforme: caratteristiche della struttura e dei servizi disponibili possono essere molto differenti da regione a regione.
Prima di scegliere è quindi opportuno informarsi magari attraverso qualche forum online o comunque contattare telefonicamente l’hotel per chiedere informazioni in merito ai servizi offerti, alle dimensioni delle camere, ai trasporti pubblici locali, ma anche per testare la disponibilità e la cortesia del personale.
Data la grande visibilità che offre il web, quasi tutti gli alberghi oggi hanno un proprio sito internet o comunque risultano iscritti ad appositi siti di comparazione. Pertanto, le prenotazioni possono avvenire sia telefonicamente sia online. In entrambi i casi è consigliabile inviare anche una conferma via fax e/o con raccomanda a/r (sul sito della Casa del Consumatore trovate il modello) che costituirà un utile documento da esibire qualora sorgano problemi. Inoltre, trattandosi di “contratti a distanza” è possibile recedere entro dieci giorni lavorativi senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo (art. 64 del Codice del Consumo).

Nell’ambito della c.d. “microricettività” le strutture che stanno riscuotendo un grande successo sono i B&B: bed and breakfast, che offrono appunto il letto e la colazione. Si tratta di forme di alloggio di dimensioni ridotte, a gestione per lo più familiare. I principali vantaggi sono i prezzi contenuti ed una certa cordialità dei gestori che in genere non sono imprenditori ma persone che vivono in quell’abitazione e condividono con gli ospiti il proprio stile di vita e le proprie tradizioni. Trattandosi per lo più di attività occasionali (interrotte almeno 90 giorni anche non consecutivi all’anno) non necessitano di aprire una Partita Iva e quindi non c’è obbligo di rilasciare ricevute fiscali per il pagamento.
Nei B&B l’atmosfera è molto familiare e casalinga: un massimo di tre camere (20 mq la tripla, 14 mq la doppia, 8 mq la singola) debitamente arredate per un totale di sei posti letto (con possibili variazioni stabilite a livello regionale). Di solito gli ospiti possono socializzare con i gestori e chiedere loro informazioni sulle tradizioni locali e “dritte” sui posti da visitare ed i locali da frequentare. Inoltre spesso è possibile trovare B&B in luoghi particolari, diversi da quelli ad alta concentrazione turistica, magari immersi nel verde della campagna oppure situati in quartieri caratteristici.
Qualora si decida di optare per un B&B è utile accertarsi che sia fornito di un’adeguata copertura assicurativa comprensiva di eventuali danni personali subiti dagli ospiti.

A differenza dei bed and breakfast l’attività degli affittacamere è considerata a tutti gli effetti imprenditoriale. Si tratta di “strutture composte da non più di sei camere, ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile, nei quali sono forniti alloggio ed eventualmente servizi complementari”. Nel prezzo sono comprese la pulizia, il cambio della biancheria e le utenze domestiche. Quando svolgono anche attività di ristorazione si parla di “locande”.

Ci sono poi gli agriturismi situati in zone rurali e gestiti da imprenditori agricoli che devono svolgere principalmente attività agricola (coltivazione, allevamento, silvicoltura) e possono svolgere anche un’attività di ricezione e di ospitalità utilizzando la propria azienda sulla base di un’apposita autorizzazione rilasciata dal comune.
L’attività agrituristica principale è la somministrazione di pasti, alimenti e bevande, costituiti prevalentemente da prodotti dell’azienda o comunque tipici del posto. Inoltre gli agriturismi possono dare alloggio per un massimo di 30 posti letto, organizzare attività culturali e ricreative all’interno dell’azienda, nonché ospitare campeggiatori per un massimo di 6 tende e 12 posti.

L’alloggio forse più economico è quello fornito dagli ostelli dove la privacy è ridotta quasi come il prezzo. Gli ospiti condividono le camere da letto (6 posti letto ciascuna, anche con letti a castello) e i servizi igienici (almeno uno ogni 8 posti letto e comunque uno per piano dotato di water, bidet, doccia, dispositivo di allarme, specchio e presa di corrente). I gestori sono tenuti a pulire giornalmente camere e bagni, nonchè a fornire e sostituire settimanalmente lenzuola e asciugamani puliti.

Per chi, infine, alla tintarella in spiaggia preferisce le escursioni in montagna esistono i rifugi alpini che mettono a disposizione degli alpinisti e dei turisti in genere bagni, cucine, sale da pranzo e camere da letto. Queste strutture vengono classificate solitamente in base alla loro raggiungibilità, al dislivello di accesso rispetto al fondo valle ed alla vicinanza o meno ai centri abitati (si suddividono in rifugi alpini e rifugi escursionistici).

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