Luce e gas: bollette più chiare

La bolletta non è un semplice “documento di fatturazione” che l’azienda fornitrice trasmette periodicamente al cliente per fatturare i corrispettivi dei servizi forniti. La bolletta costituisce il “fondamentale canale di comunicazione tra clienti e aziende fornitrici” ed il principale strumento che il consumatore ha a disposizione per verificare la corretta applicazione da parte del fornitore delle condizioni contrattuali ed economiche sottoscritte con il contratto di fornitura.

Inoltre, in un mercato liberalizzato per gas ed energia elettrica, rispettivamente nel 2003 e nel 2007, la bolletta permette un confronto con le condizioni offerte dagli altri venditori al fine di valutarne la maggiore o minore convenienza dei prezzi applicati.

Ma la trasparenza delle fatturazioni e la confrontabilità delle offerte sono sempre assicurate? Spesso capita che le bollette risultino poco comprensibili nel dettaglio e ci si rassegna a pagare l’importo totale scritto in grassetto e ben evidente, rinunciando a verificare se tutte le voci che lo compongono siano state addebitate correttamente.
Proprio per ovviare a questa carenza di comprensibilità e leggibilità delle bollette, specie in un mercato libero con la tendenza sempre più diffusa a sottoscrivere offerte c.d. “dual fuel” (cioè contratti di fornitura congiunta di energia elettrica e gas con consumi fatturati in un’unica bolletta), l’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas è intervenuta con una Direttiva approvata lo scorso dicembre “per l’armonizzazione e la trasparenza dei documenti di fatturazione dei consumi di elettricità e/o di gas distribuito a mezzo di reti urbane”.
Gli obiettivi specifici sono tre:
a) semplificare la lettura dei documenti di fatturazione relativi alle forniture di gas e di elettricità;
b) migliorare la confrontabilità delle offerte;
c) armonizzare la struttura ed i contenuti dei documenti di fatturazione.

In sostanza, tutte le bollette di luce e gas che verranno emesse a partire dal 1° gennaio 2011 dovranno avere una struttura più chiara con modalità grafiche semplici ed una carattere di stampa facilmente leggibile.
Lo schema sarà unico per gas ed energia elettrica: un quadro sintetico ed uno di dettaglio, nonché ulteriori informazioni (es. modalità di pagamento, situazione dei pagamenti delle fatture precedenti, eventuali morosità dell’utente, tempi e modalità per richiedere la rateizzazione).

Nel quadro sintetico andranno riportate le informazioni relative alla fornitura ed ai corrispettivi (dati dell’intestatario, tipologia di contratto), il periodo di riferimento ed i consumi rilevati/stimati, nonché i corrispettivi dovuti (la somma dovuta per i servizi di vendita e di rete al netto delle imposte + il totale comprensivo di imposte, Iva ed oneri ulteriori).
Seguirà un quadro di dettaglio nel quale verranno riportati nel particolare tutti gli addebiti nelle loro articolazioni separate per corrispettivi e quote, oltre l’eventuale distribuzione dei consumi per fasce orarie o per scaglioni di consumo con i relativi prezzi.

Infine, nonostante molte aziende fornitrici si siano già dotate di “glossari” nei propri siti internet, prossimamente dovranno uniformarsi al “Glossario” che verrà predisposto proprio dall’Autorità Garante contenente le definizioni dei termini utilizzati nelle bollette. Lo prevede l’art. 20 della Direttiva sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza e comprensibilità.
In questo modo tutte le voci riportate in bolletta dovranno risultare comprensibili per l’utente medio che potrà così capire il significato di particolari termini tecnici e decifrare sigle come “QVD”, “PCS” e tante altre.

3 risposte a “Luce e gas: bollette più chiare

  1. Oltre la standardizzazione delle bollette occorrerebbe:
    1) Vietare la centralizzazione nei condomini per evitare allacci abusivi sui cavi dall’appartamento al box elettrico.
    2) Avere in casa un gemello del contatore che fornisca visivamente il consumo in tempo reale come avveniva con i vecchi contatori.
    3) Fare in modo che le aziende parlino una sola “lingua”; non è possibile che chaimando il al center ti dicano che occorrono alcuni documenti per effettuare una operazione (Es. voltura) e poi allo sportello te ne chiedano altri.
    Addirittura diversi da quelli dichiarati sui siti dell’azienda stessa.

  2. che la fatturazione avvenga al massimo bimestralmente se non mensilmente. scandaloso che le aziende inviino le fatture per consumo del gas ogni 5 mesi con bollette di 1.000 euro ad un pensionato…. VERGOGNA!!!

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