Caropieno, scatta la nostra denuncia a Mr Prezzi, Antitrust e ministro Scajola

IPOTESI DELL’ESISTENZA DI UN CARTELLO DEI PREZZI PER I CARBURANTI: questa la denuncia della Casa del Consumatore all’Antitrust, a Mr. Prezzi e al Ministro Scajola

Dopo quasi tre mesi di rilevazioni quotidiane dei prezzi delle compagnie petrolifere da questo nostro blog è emerso che la differenza di prezzo tra la più cara e la meno cara di otto diverse compagnie è di appena tre millesimi di euro nel diesel e quattro millesimi nella benzina. Questo il risultato della analisi a cadenza settimanale CAROPIENO della Casa del Consumatore, denunciato ieri all’Antitrust, a Mr. Prezzi e al Ministro Scajola.

Come i nostri affezionati lettori sanno, il blog ha seguito, settimana dopo settimana (cliccare qui per avere l’elenco dei post con i vari dati settimanali), l’andamento dei prezzi consigliati dalle compagnie petrolifere e ha stilato una classifica settimanale che, con carattere continuativo, ha seguito l’andamento dei prezzi dei carburanti. Ci si è in pratica rifiutati di seguire la politica del saliscendi quotidiano, preferendo rilevare continuativamente i prezzi in modo da verificare quali compagnie, sul lungo periodo, sarebbero risultate più convenienti per il consumatore.

Sin dalle prime settimane si è evidenziato che le compagnie salivano e scendevano in classifica, ma la differenza tra la prima e le ultime restava pressoché immutata.

Dopo quasi tre mesi si sono constatate differenze talmente minime da far ritenere perlomeno plausibile l’esistenza di un cartello. Di qui la segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi e al Ministro dello Sviluppo Economico. Le segnalazioni sono state inviate ieri mattina.

“Abbiamo deciso di fare questa segnalazione perché questo era proprio lo scopo con cui è nata la nostra inchiesta: segnalare ai consumatori le compagnie più convenienti o, in caso di appiattimento dei prezzi, fornire la prova che i sospetti di cartello non sono così fantasiosi. Purtroppo si è verificata la seconda ipotesi”. Così dichiara l’avv. Giovanni Ferrari, Presidente nazionale della Casa del Consumatore. “Ora ci rimettiamo alle decisioni delle Autorità di sorveglianza e del Ministro; certo che in questa situazione forse meglio sarebbe ritornare al prezzo (magari solo massimo) fissato dallo Stato: non cambierebbe nulla e si potrebbero evitare le più volte segnalate operazioni a sospetto di speculazione”.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi, sempre qui sul blog.

9 risposte a “Caropieno, scatta la nostra denuncia a Mr Prezzi, Antitrust e ministro Scajola

  1. In Italia il controllo verso truffe ed altro viene rivolto solo verso i comuni mortali,mentre i potenti possono permettersi tutto,anche di andare contro regole dell’UE?!Perchè chi mangia in queste situazioni?!?!?!Ormai pian piano questo mondo sta andando a rotoli…..

  2. Quello che noi consumatori possiamo veramente fare (ed abbiamo la forza di fare) è richiedere auto che consumino meno… tutte le aziende seguono le richieste di mercato, quindi le case automobilistiche le venderebbero, quindi il problema si risolve alla radice!!

  3. E a pensare che lo scorso dicembre facevo la benza era 1.050 e la diesel 0.98…ora se vai nel distributore vicino casa la trovi anche a 1.34!!

  4. A mio avviso alle compagnie petrolifere non gliene frega proprio niente delle proteste dei consumatori, tanto sanno che se vogliono usare l’auto devono pagare. Lo stesso fa lo stato che si muove solo dopo aver avuto l’autorizzazione dalle compagnie. Tanto anche lo stato ci marcia bene! Non credo più alle frottole che gli economisti raccontano quando, a modo loro, spiegano perchè quando la benzina cresce, l’aumento è repentino mentre quando cala ci vogliono tempi lunghi. Ci passano pure da fessi!!!

  5. quando il petrolio costava 150 dollari al barile la benzina era sui 1.55 al litro…ora che costa la metà siamo sui 1.35 quasi al litro…c’è qualcosa che non va…voglio che lo stato intervenga e la faccia finita con questo gioco…non possiamo essere sempre noi consumatori a prenderla in quel posto … già non arriviamo a fine mese!!! basta!!!!

  6. Il problema si potrebbe risolvere alla radice, come dice Franco, ma non solo chiedendo, a gran voce, la produzione di auto alternative ma mettendo in atto comportamenti di drastrico rifiuto dell’uso della vettura anche solo per qualche giorno; questo metterebbe le compagnie nelle condizioni di dover cominciare a pensare ad una reale riformulazione dei prezzi in ragione di una forte diminuzione della domanda. Astensione dall’auto per tutti quelli che possano, per qualche giorno, utilizzare mezzi pubblici; campagne di sensibilizzazione alla scelta di modelli d’auto innovative per cercare di trasferire alle compagnie automobilistiche il chiaro ed unanime messaggio che è di gran lunga più conveniente per le loro future finanze accogliere le istanze dei clienti più che continuare a foraggiare gli interessi dei petrolieri.

  7. La verità, purtroppo, è che questi “signori” hanno la prova “provata” che noi italiani siamo dei “polli” incapaci di reagire, pertanto smettiamola di piangerci addosso:o reagiamo con comportamenti drastici o altrimenti noi consumatori la prenderemo sempre in quel posto!!!!

  8. Cambiare le cose costa qualche sacrificio, bisogna boicottare, pensateci bene usate l’auto per andare a prendere il pane e poi pagate la palestra per fare step, andateci a piedi cosi risparmiate 2 volte.

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