Avere un cane significa avere precise responsabilità

 

È di pochi mesi fa un’ordinanza del Sottosegretario di Stato Francesca Martini volta a responsabilizzare maggiormente i proprietari di cani. Tale provvedimento è stato preso in seguito agli spiacevoli fatti di cronaca avvenuti l’inverno scorso in Sicilia che hanno visto protagonisti cani particolarmente aggressivi e rabbiosi.
Oggi non soltanto il proprietario ma anche chi detiene momentaneamente un cane (es. dogsitter) è ritenuto responsabile del suo benessere, del suo controllo e della sua detenzione, e risponde sia civilmente che penalmente dei danni/lesioni provocati dall’animale a persone, animali o cose.
Innanzitutto chi porta un cane a passeggiare nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, deve rispettare una serie di regole vincolanti, pena la multa:
il guinzaglio è sempre obbligatorio e non deve misurare più di 1,5 metri;
– è necessario portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare in caso di rischio per l’incolumità di persone/animali o, in ogni caso, qualora lo richiedano le autorità competenti;
– è obbligatorio raccogliere con strumenti idonei le feci del cane.
Dal momento che prevenire è meglio che curare, pare assolutamente necessario, per chiunque decida di prendere un cane, essere preparato e informato sulla sua corretta detenzione.
Proprio a fini di prevenzione, i comuni, in collaborazione con i servizi veterinari dell’asl, l’ordine dei medici veterinari e le associazioni di protezione degli animali, dovrebbero predisporre dei percorsi formativi per i proprietari di cani, con tanto di patentino che ne attesti l’idoneità a detenerli.
L’ordinanza non contiene una lista delle razze canine potenzialmente più pericolose, ma affida ai servizi veterinari il compito di stabilire, in seguito ad episodi o comunque rischi concreti di aggressioni o morsicature, le adeguate misure di prevenzione e l’eventuale necessità di interventi terapeutici comportamentali per tutti quei cani ritenuti “impegnativi”. Si tratta quindi di compilare e aggiornare a livello locale un registro dei cani a rischio potenziale elevato di aggressività. I proprietari di questi cani registrati hanno l’obbligo di assicurarsi oltre che di applicare sempre e comunque guinzaglio e museruola.
Infine sono assolutamente vietati l’addestramento, la selezione e l’incrocio di cani allo scopo di esaltarne l’aggressività.
Si dice che il cane è il migliore amico dell’uomo. Ma come vi sentireste se il vostro migliore amico (potendolo fare) vi tagliasse un arto? È assolutamente vietato praticare interventi chirurgici sui cani che siano destinati a modificarne la morfologia ma non a scopi curativi. Il provvedimento fa gli esempi della recisione delle corde vocali e del taglio dell’orecchio o della coda.
Per chiudere l’argomento “cani”, ci pare doveroso, a estate cominciata, fare appello alla coscienza e all’intelligenza di tutti gli italiani: NON ABBANDONATE I VOSTRI CANI! Lo sapete che non è giusto!

3 risposte a “Avere un cane significa avere precise responsabilità

  1. Non abbandonateli, pensateci prima piuttosto ma non commettete simili sciocchezze! Soprattutto nel rispetto di questi animali che ci danno, giorno dopo giorno, tutte le loro attenzioni.

  2. Abito in un paese nella provincia di Asti e l’inverno scorso la sera tardi,giravano con corda legata al collo due cani lupo liberi per il paese.Io ero in macchina e ho chiamato subito i carabinieri.Appena sono arrivati mi hanno detto che non potevano fare nulla perchè non era di loro competenza,che bisognava chiamare il canile dElla provincia di Cuneo,ma che a quell’ora non c’era nessuno.
    Quindi non si poteva fare assolutamente niente.
    La “fortuna” era che dopo qualche minuto sono riusciti a individuare il padrone che pareva essere recidivo a questi episodi di fuga dei suoi due cani.
    Successivamente ho fatto una domanda alle Forze dell’Ordine alla quale non hanno saputo darmi risposta,e cioè se quei due cani avessero attraversato la strada statale cusando un incidente più o meno grave,come avrebbero fatto a risalire al proprietario se doveva fare il canile l’ identificazione?Chi ne avrebbe risposto?
    E poi come dicevano loro,non essendoci un’anagrafe canina sarebbe stato molto difficile riuscire a farlo!
    Allora mi chiedo,a cosa serve mettere il micro chip se poi non c’è una banca dati per poter risalire al padrone??

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